martedì 15 novembre 2016

Nella Valle senza confini, c'è Solbiate Olona al centro del buco nero dell'indifferenza

Visibili nei centri abitrati soprattutto grazie alla segnaletica stradale, in Valle Olona la natura rende ancora più impercettibili i confini tra i paesi. Soprattutto, a chi frequenta la Pista Ciclopedonale e i sentieri vicini, raramente interessa sapere in quale Comune si trova di preciso. 

In un territorio maltrattato per anni però, l'intervento dell'uomo resta fondamentale per restituire diginità. Qua, i confini, purtroppo per Solbiate Olona, sono più evidentidi una muraglia. 

Tra Fagnano Olona e Gorla Maggiore è infatti ben visibile l'esempio al momento più riuscito di valorizzazione della Valle Olona. Il Parco dell'acqua, l'impiano di fitodepurazione e Calipolis sono infatti un angolo di natura, tranquillità e sport, vivibili come pochi altri nel raggio di decine di chilometri.

Basta muovere pochi passi indirezione di Solbiate Olona però, per ritrovarsi all'inferno. Sia arrivando dalla Pista Ciclopedonale lungo il canale sia attraversando il recente ponte lungo il corso originale del fiume, in un paio di metri lo scenario cambias del tutto. L'amore si trasforma in indifferenza, la cura diventa abbandono, la sensibilità diventa approssimazione.

Da aree curate e pulite con regolarità si passa infatti all'abbandono totale e all'immancabile rimpallo di resposnabilità. Uno degli esempi più evidenti è il percorso vita. Non quello recente di Gorla Maggiore, tenuto in perfetta efficienza e dove tra segnalazione di guasti e interventi passano poche setttimane. Quello di Solbiate Olona, la cui esistenza è sconosciuta ai più. Solo chi ha buona memoria o l'occhio dell'esploratore è in grado di ritrovarne tracce tra la vegetazione che nel tempo lo sta scavalcando, panchine comprese (se guardate bene la foto, trovate tutto).

Il peggiore esempio si inconta però sull'altra sponda, dove chiunque passa non fatica a capire che aria tira dalle nostre parti. Già scendendo in Valle da via Olona, al confine con Fagnano Olona, la Casa rossa per i solbiatesi di lungo corso, le disastrose condizioni del sentiero lasciavano trasparire tutto tranne che attenzione per gli abitanti. Buche profonde fino a 80 centimeti, pietre e ogni genere di ostacoli sono state da poco sistemate solo per l'interesse (e il contributo) dei Calimali. Persone a cui sta a cuore la sicurezza di chi doveva passare da lì in occasione della memorabile serata di Halloween. Altrimenti, tra girate di spalle e rimpalli, la sicurezza, oltre alla dignità, poteva aspettare ancora per anni.


Ancora niente però, rispetto a quando si arriva lungo la pista ciclabile. Qua, incapacità e scarsa volontà di ascolto raggiungono il meglio. In particolare, le condizioni del tratto tra via Calvi e il confine con Fagnano Olona sono qualcosa di più che disastrose. Lungo il breve pendio, le cadute in biciciletta sono ormai all'ordine del giorno. Sotto il cavalcavia di Pedemotnana i tombini sono diventati piccoli gradini pronti a colpire a tradimento i passanti. Infine, nonostante tre segnalazioni in quattro mesi, un pezzo di staccionata da pericolante è crollato del tutto, rendendo gli ipotetici lavori di manutenzione e relativi costi da ordinaria a straordinaria. Per coerenza, la situazione viene matenuta invariata anche in direzione Olgiate Olona, dove i tratti di parapetto integri sono ormai in minoranza.

Nessuno ha voluto assumersi reponsabilità. Pedemontana ha usato il tratto come strada di cantiere e non ne ha ripristinato il fondo. La Provincia di Varese, proprietaria dell'opera, per ragioni da capire si tiene alla larga dalla questione, ma in compenso interviene con regolarità negli altri Comuni. Tratti molto meno precari sono stati rifatti da poco. Guarda caso, tra Fagnano Olona e Gorla maggiore. Il Comune di Solbiate Olona, non se ne cura proprio. Poco interessa la cura del proprio territorio. Meno ancora, interessa osare richiamare Pedemontana e Provincia ai propri doveri, per paura di mettere in discussione opere di compensazione ormai presunte o dimostrare di aver bisogno dell'aiuto degli altri.

Giuseppe Goglio
giuseppe@valleolona.biz